L’analisi filosofica della narrazione nel Business Model Canvas
Il business model canvas, è un modello per definire e verificare la sensatezza di un progetto. Non è un Business Plan, ma un’argomentazione, che partendo da un’intuizione ne segue il percorso logico per risolvere nodi incoerenti che inevitabilmente il flusso propone. Questo introduce un rapporto strutturale tra filosofia e progettualità, sia in campo linguistico, antropologico e sociale, sia sotto l’aspetto del sapere.
Il BMC è concepito per esporre un’idea in modo semplice, efficace ed intuitivo, per adattarla alle reali esigenze del mercato e per convincere eventuali finanziatori a partecipare al progetto.
Da un punto di vista filosofico il BMC rappresenta un processo di adattamento continuo dell’ideale con il reale. Lavora sull’essenza dell’agire. Heidegger definisce l’essenza dell’agire il portare a compimento (Vollbringen), e perché questo avvenga è necessario che il movimento sia orientato ad un qualcosa di molto preciso e definito.
La fine del sistema economico ad andamento lineare e l’entrata in un sistema ciclico di vita, ha costretto a ripensare il modo di essere nel mondo (in der Welt sein). Il lavoro non è un qualcosa che ‘si riceve’. Il nostro privato non è più distaccato, alienato, separato, dalla nostra sfera lavorativa.
Il prodotto in realtà siamo noi, con i nostri sogni, le nostre aspirazioni, la nostra creatività ed i nostri limiti. Il prodotto non è ‘una certa cosa ’ ma una formula molto complessa che racchiude il nostro stare al mondo.
Oggi occorre riferirsi al mondo con un piano preciso di vita. Nessuno ci assiste più, ci assume, ci garantisce il futuro, per cui dobbiamo imparare ‘a cacciare’ secondo un archetipo che la società industriale ha perduto.
Il conflitto ideale/reale
Le strutture ideali immaginano qualcosa, e le strutture del reale producono un attrito continuo. Il reale non corrisponde mai a quello che immaginiamo. L’ideale è una concettualizzazione del reale che se lasciata per troppo tempo disconnessa dal mondo sensibile, rischia di diventare vuota formalizzazione.
La filosofia applicata al BMC esegue un processo di costante relazionarsi con il reale, modificando ed arricchendo di dati sensibili le strutture ideali della coscienza e le sue formalizzazioni.
L’idea che la realtà sia quello che noi pensiamo, equivale a credere che le strutture del reale siano un nostro atto mentale, e questo è un errore categoriale chiamato psicologismo.
Nella costruzione di un BMC proponiamo un nostro modello di quello che immaginiamo come atto di autodeterminazione. I nostri orizzonti intenzionali e l’attività lavorativa si sovrappongono.
Il network
Nel Busines Model Canvas esistono 3 sezioni definite come ‘key resources’ ‘key activities’ e ‘key partners’. Queste rispondono alla domanda di come intendiamo portare a termine l’obiettivo che ci siamo prefissati.
La costruzione di un network efficace è una delle risorse chiave ed essenziali per portare a termine una qualsiasi idea imprenditoriale.
L’uomo da persona chiusa nel suo mondo lavorativo ‘sicuro’ deve uscire e relazionarsi con un mondo ‘incerto’ utilizzando la più potente delle sue risorse. Essere un animale sociale. Inter homines esse.
Mentre la società industriale e post industriale ha alienato il lavoro, isolandolo in funzioni ripetitive e facilmente rimpiazzabili, la società postmoderna ha disintegrato i valori di riferimento attorno a cui gli uomini si radunavano. Il concetto di valore comune deve essere sostituito dall’occuparsi, che assume una connotazione più ampia perché è sia un’attività lavorativa sia pre-occuparsi degli altri, in un costante flusso di interscambi umani.
Il sotto testo narrativo
La redazione di un Busines Model Canvas presuppone un sotto testo complesso, perché è necessario che il soggetto si trasformi da parte di un processo produttivo, ad unità umana che prospetta soluzioni alla sua comunità.
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